Terza domenica di Avvento: Annunciare ai poveri la Buona Novella

14 dicembre 2025.

«Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete:  i ciechi riacquistano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi riacquistano l’udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la Buona Novella. ¡E beato colui che non trova in me motivo di scandalo!»  (Mt 11, 2-6)

         Chi sono i poveri? Sono, prima di tutto, coloro che soffrono fisicamente e materialmente; è la moltitudine dei contadini dell’America Latina, dell’Africa e dell’Asia, gli abitanti dei quartieri periferici nelle grandi città, i migranti, le persone disprezzate per la loro razza, religione, o con altre carenze che le rendono incapaci di competere in una società come la nostra. Questi sono i veri poveri e dimenticarlo è una grave offesa nei loro confronti.

         Però è un errore dimenticare che sono poveri anche coloro che vivono soli, coloro che soffrono per un matrimonio andato in frantumi, i malati e, insomma, tutti coloro che per un motivo o per l’ altro soffrono. Tutti questi portano nel loro corpo e nel loro spirito il marchio di Gesù Crocifisso che nella croce non solo soffrì per i chiodi e le spine ma anche per l’abbandono da parte dei suoi amici.

         Allora, che cosa significa annunciare la Buona Novella ai poveri? Significa aiutarli a risolvere i loro problemi con tutte le nostre forze però, allo stesso tempo, offrire loro l’esperienza personale dell’incontro con Dio che è Colui che davvero li può aiutare ed è l’unico che a tutti noi ci può dare la felicità.

         Inoltre c’è un altro punto in questa “parola di vita”: l’esclamazione di Cristo chiamando beato colui che non si scandalizza e non si sente deluso da Lui. Molti pensano e si aspettano che Dio debba fare sempre miracoli o fermare la violenza e le guerre come mezzo per risolvere i problemi e se non li fa molti rimangono delusi e perdono la fede. Invece Gesù dice il contrario: cioè beato è colui che crede in Lui e non si scandalizza anche quando non fa miracoli e non fa sparire la violenza e le guerre nel mondo.

Obiettivo: Aiutare tutti coloro che soffrono con un aiuto materiale o facendo loro compagnia in base ai mezzi che abbiamo a disposizione e soprattutto ricordarci di parlar loro di Dio. Non dubitare di Cristo, nemmeno dell’efficacia del suo messaggio.

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