II domenica di Pasqua: Testimoni della vita

27 aprile 2025.

“Gesù in presenza dei discepoli fece ancora molti altri segni, che non sono scritti in questo libro. Questi sono stati scritti affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, credendo, abbiate la vita nel suo nome.”  (Gv 20, 20-31)

         San Giovanni finisce il suo Vangelo ricordando ai suoi lettori il motivo per cui lo ha scritto: offrire a quelli che si interessavano alla nuova dottrina gli elementi essenziali dell’esempio e del messaggio di Gesù Cristo e offrire anche il risultato dell’applicazione alla vita personale di quel messaggio. Per Giovanni non si tratta soltanto di essere in contatto con la verità ma di dimostrare che soltanto la verità, che è Cristo, ci rende liberi e produce nell’essere umano una vita autentica degna di quel nome.

        

Se Cristo è il cammino ed è la verità, è anche la vita. Inoltre, è solo la vita perché è il cammino e la verità. O la stessa cosa: soltanto potremo avere vita, e vita in abbondanza, se siamo uniti a Cristo, se imitiamo Cristo. E la vita a cui si riferisce Giovanni è sinonimo di felicità-non all‘assenza dei problemi- sinonimo di pienezza umana e anche sinonimo di eternità quando giunga la morte. Però, per ottenere quella vita, lui mette una condizione: credere in Cristo. La fede e la pratica della morale che è legata a questa fede sono condizioni indispensabili per godere della vita che Cristo concede.

         Però se tutto quello vale per ognuno di noi, oggi, come ai tempi di San Giovanni, è urgente essere testimoni di questo davanti agli uomini. Tutti aspirano alla felicità ma non la trovano perché la cercano nelle strade sbagliate. Noi dobbiamo dimostrare loro, con il nostro esempio, che siamo felici e che chiunque può esserlo semplicemente perchè uniti a Cristo. Il dolore e la croce diventano cosí strumenti di testimonianza quando siamo capaci di sorridere nonostante questi, grazie alla forza di Dio.

Obiettivo: Non lamentarsi dei problemi e approfittarne per testimoniare che si può essere felici anche soffrendo per il fatto di essere uniti a Cristo e per la forza che Cristo ci dà per resistere.

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