27 luglio 2025.
“Perciò vi dico: chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede ottiene, chi cerca trova, a chi bussa viene aperto. Tra di voi, quale padre darà, a suo figlio che lo richiede, un serpente invece che un pesce?” (Lc 11, 9-13)
La “parola di vita” di questa settimana ci invita ad essere umili davanti al Signore e a rivolgerci a Lui mostrandogli i nostri bisogni. Cristo ci incoraggia a chiedere e ci ricorda che Dio è amore e che ascolta sempre le nostre suppliche.
Tuttavia, ci sono alcuni “ma”. Il primo si trova nell’essenza stessa della richiesta. Infatti chiedere significa supplicare e non esigere. In genere non sappiamo chiedere. Chi chiede non si arrabbia se non gli viene concesso quello che ha chiesto perché sa che sta implorando qualcosa a cui non ha diritto. I favori si chiedono, non si pretendono. Invece noi, anche se sembra che stiamo chiedendo, in realtà ciò che facciamo è esigere, come dimostra il nostro comportamento quando non ci danno quello che chiediamo: ci arrabbiamo, ci allontaniamo da Dio, perfino Lo ricattiamo e perdiamo la fede. È possibile che Dio non ti abbia concesso quello che hai chiesto perché l’hai chiesto male forse perché, senza rendertene conto, più che chiedere hai preteso.
Il secondo inconveniente sta nel fatto che chiediamo solo cose materiali. Davanti a questo nostro comportamento come deve sentirsi Dio? Se vedesse che ciò che ci importa più di ogni altra cosa è la santità, forse sarebbe più disposto ad aiutarci. E se provassimo a chiedergli sia l’amore a Lui che al prossimo con la stessa insistenza con cui chiediamo il resto dei favori per noi stessi e per i nostri cari?
Infine, il fatto che il Signore ci incoraggi a chiedere non significa che solo dobbiamo chiedere. Senza gratitudine la richiesta diventa egoistica e stanca Colui a cui si chiede aiuto.
Obiettivo: Chiedere con umiltà e dire a Dio che se non ci concede quello che chiediamo non succede niente. Chiedere la santità significa essere innamorati di Dio. Ringraziare per tutto quello che abbiamo e offrirci agli altri.