21 settembre 2025.
“Chi è fedele in cosa di poco conto, è fedele anche in cosa importante; e chi è disonesto nelle piccole cose, è disonesto anche in quelle importanti. Perciò, se non siete stati fedeli nella ricchezza ingiusta, chi vi affiderà quella vera?” (Lc 16, 10-13)
C’è un’esperienza che sono soliti fare i sacerdoti quando confessano, ed è quella di ascoltare alcuni penitenti dire che non hanno peccati, anche se non si confessano da molti anni. Si riferiscono, ovviamente, a dei peccati precisi quali: non uccidere, non rubare grandi quantità di denaro, non essere infedele al marito o alla moglie. Ma c’è un’infinità di peccati veniali che molti commettono senza dar loro importanza. E, soprattutto, c’è una grande quantità di peccati di omissione di cui dovremmo anche tener conto. Il Signore non vuole che siamo suoi amici “a metà” ma completamente. Vuole che siamo fedeli nelle cose grandi, certamente, ma anche nelle piccole cose, nelle cose quotidiane, in quelle in cui possiamo dimostrargli più facilmente il nostro amore.
Ancor di più, e seguendo il filo conduttore dell’insegnamento di questo racconto evangelico: se non siamo capaci di essere fedeli nel poco, come possiamo essere fedeli nel molto? In teoria dovremmo essere disposti ad essere fedeli a Crsito fino al martirio, compresa la tortura. Tuttavia, questa difficile meta può risultare impossibile quando non siamo allenati a fare quello che Dio ci chiede in condizioni infinitamente meno dure. Quante scuse per non fare la volontà di Dio e perfino per non adempiere ai nostri doveri! Fa caldo, piove, siamo stanchi, abbiamo già aiutato in un’altra occasione…e così ci passa la vita davanti, con grandi propositi che tranquillizzano la nostra coscienza ma con realizzazioni troppo povere nelle nostre mani.
Obiettivo: Fare bene quello che devo fare, senza cercare scuse. Aiutare il prossimo bisognoso senza preoccuparci del fatto che il nostro aiuto non risolva del tutto il suo problema.