Giorno della commemorazione dei defunti: Credere nell’amore

2 novembre 2025.

«Non si turbi il vostro cuore. Credete in Dio, e credete anche in me. Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei forse detto che vado a prepararvi un posto? E quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi. E dove io vado voi conoscete la via.»  (Gv 14, 1-5)

         La festa dei fedeli defunti ci deve servire soprattutto per rinnovare la nostra fede nella risurrezione. Non si tratta di credere in qualcosa che è confortante e che ci dà un enorme sollievo perché ci conviene credere in questo ma perché abbiamo la certezza che questo fatto è vero perché Cristo è risorto veramente. La risurrezione di Cristo, come fatto storico e provato, è il fondamento su cui basiamo la nostra fede nella risurrezione, nella vita eterna. Se questa fede ci produce sollievo e consolazione, se ci riempie di speranza, meglio per noi. Ma noi non crediamo nella risurrezione per i suoi frutti consolatori bensì perché Cristo realmente è morto e risorto.

         Inoltre, in questo giorno dobbiamo pregare per i nostri cari defunti. È un dovere di gratitudine nei loro confronti. Non farlo significherebbe smettere di seguire il quarto comandamento perché ciò di cui loro hanno bisogno ora non sono né il nostro cibo né  le nostre medicine ma le nostre preghiere.

         Infine, dobbiamo approfittare di questa giornata per ricordare l’esempio che ci hanno lasciato coloro che sono già morti. Questa è la vera “eredità” che ci hanno lasciato. Il loro comportamento, tante volte esemplare, non deve essere dimenticato ma deve aiutarci a vivere in modo che loro, dal Cielo, siano orgogliosi di noi.

Obiettivo: Rinnovare la fede nella risurrezione, pregare per i defunti e ricordare ciò che  bisognerebbe mettere in risalto di loro per cercare di imitarli.

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