7 dicembre 2025.
Voce di uno che grida nel deserto: “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.” (Mt 3, 3)
Si dice che gli amici siano fatti per le occasioni, ed è vero. Infatti è proprio nei momenti difficili in cui si vede l’autenticità dell’amicizia. La predicazione di Giovanni il Battista, annunciando la venuta di Gesù, del Messia Salvatore, aveva tanto più merito e valore quanto più essa risultava difficile. Confessare apertamente la fede in Cristo e la fedeltà al Papa è molto più meritevole e necessario oggi che negli anni ’50 quando ciò che era strano e malvisto era il contrario. Ed è proprio oggigiorno quando ciò urge di più, quando il Signore ne ha più bisogno. Lo stesso si può dire per quanto riguarda la vocazione alla consacrazione e al sacerdozio; nel passato, quando non c’erano molte alternative per i giovani, i seminari e i noviziati erano pieni. Invece oggi, purtroppo, sono quasi vuoti. Nonostante ciò, è soprattutto ora quando Cristo ha più bisogno di ragazzi e ragazze che vogliano dedicarsi a tempo pieno ad evangelizzare e mettersi al servizio di chi soffre.
Ognuno di noi, ogni giorno e con frequenza varie volte al giorno, si sente circondato dal deserto e perfino con il deserto nell’anima. Intorno a te abbondano le critiche verso la Chiesa e la morale cattolica. Dentro di te, sarai arrivato a dubitare perfino che sia possibile vivere fedelmente il Vangelo e che valga la pena farlo. Il deserto si trova dentro e fuori di te e minaccia di divorare tutto, seccare le sorgenti di acqua viva che sgorgano attarverso i sacramenti e che producono frutti d’amore nelle nostre mani. Dobbiamo fare come Giovanni il Battista: fronteggiare il deserto con l’acqua della Grazia di Dio per farlo retrocedere in modo che nascano frutti dove prima non c’era altro che aridità e siccità. Per farlo c’è bisogno di avere coraggio e accettare la stanchezza del duro lavoro, rifornirsi bene dei materiali necessari attraverso la preghiera e i sacramenti, e soprattutto bisogna avere fiducia nella Grazia divina.
Obiettivo: non avere vergogna né di Cristo né della Chiesa. Difendili con intelligenza, senza violenza. Realizzare delle opere d’amore per dare testimonianza di come la fede e la Grazia operano nell’uomo.

