3 agosto 2025.
«Badate di tenervi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è molto ricco, la sua vita non dipende dai suoi beni». Poi raccontò loro una parabola: «Le terre di un uomo ricco avevano dato un buon raccolto…Ma Dio gli disse: “Stolto, questa stessa notte dovrai morire, e a chi andranno le ricchezze che hai accumulato?” (Lc 12, 14-21)
Abbiamo bisogno di rinnovare la nostra fede nella vita eterna. È una verità importantissima, uno degli elementi chiave della nostra religione. Solo questa ci dà la vera misura delle cose e ci aiuta a relativizzare tanti problemi a cui diamo troppa importanza. È proprio con questa dimensione eterna che possiamo affrontare le difficoltà del presente senza perdere la pace e la speranza. In questo mondo tutto passa, invece il mondo che verrà, l’eternità con Dio non passa mai. Con questa prospettiva dobbiamo anche affrontare la carità con il prossimo bisognoso. Anche se il primo motivo del nostro amore a Dio e al prossimo è la gratitudine verso il Signore che tanto ci ha amato, non bisogna dimenticare che ce n’è un altro che il Signore ci ricorda nella parabola di questa domenica: il premio per le buone opere. Cristo ci avverte che c’è qualcos’altro che va oltre la morte, attraversando la porta stretta di quest’ultima, in cui saremo giudicati dall’amore che abbiamo dato su questa terra. Se avessimo davanti a noi quella misura, quel giudizio, non esiteremmo a servire i poveri perché lo considereremmo un magnifico investimento per il futuro, un investimento che ci darà i più alti interessi proprio quando ne avremo più bisogno. Pertanto, in primo luogo per gratitudine e in secondo luogo per poter ricevere da Dio il regalo della vita eterna guardiamoci da ogni tipo di avidità. È chiaro che abbiamo dei bisogni materiali e che è consigliabile essere prudenti e risparmiare nel caso in cui ci si trovi in ristrettezze economiche, ma davvero è necessario risparmiare così tanto mentre ci sono altri che non arrivano a fine mese?
Obiettivo: Dimostrare a Dio la nostra gratitudine con le buone opere dando con generosità a coloro che ne hanno bisogno il nostro tempo o il nostro denaro.