Domenica XXXII: La carità come dovere

10 novembre 2024.

Seduto davanti al tesoro, Gesù stava osservando come la gente gettava il denaro nel tesoro. C’erano molte persone ricche, che ne gettavano molto. Giunta, però, una povera vedova, vi gettò due spiccioli, che sono l’equivalente di un quadrante. Allora egli, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa povera vedova ha gettato più di tutti quelli che hanno gettato denaro nel tesoro. Tutti, infatti, hanno dato del loro superfluo; ma essa, nella sua indigenza, ha gettato tutto ciò che aveva, tutto il suo sostentamento».  (Mc 12, 41-44)

         L’esempio della vedova che nella raccolta delle offerte mette pochi soldi ma è tutto ciò che ha, dev’essere un punto di riferimento per il nostro comportamento. Allo stesso tempo si tratta di un caso pratico in cui si uniscono l’amore verso Dio e l’amore verso il prossimo. Infatti per noi cristiani non si può stare con Dio se non si sta con l’uomo e, allo stesso tempo, quando stiamo con Dio ci prestiamo più facilmente al servizio dell’uomo.

         La solidarietà, la carità non sono una questione facoltativa per noi seguaci di Cristo. Non è qualcosa che possiamo fare o smettere di fare, e il fatto di praticarla o meno non è che non abbia alcuna conseguenza. La carità, l’amore sono un obbligo, un dovere. Non possiamo trovare delle scuse per rifiutarci di amare. Potremo mettere in pratica questo comandamento in un modo o nell’altro, questo ce lo diranno le circostanze e il dovere del nostro stato. Ma in nessun caso possiamo dire che ci sono circostanze o problemi che ci impediscono di amare. Nemmeno la povertà di tempo e denaro sono una scusa. Ecco l’esempio della vedova e della sua esigua offerta. Tutti abbiamo qualcosa da dare, tutti, perfino quelli che devono chiedere. Anche questi possono dare qualcosa a quelli che sono più poveri di loro o a quelli che hanno bisogno di loro anche se di qualcos’altro.

Obiettivo: Fare l’esame di coscienza. Faccio il bene che posso? Do l’elemosina che posso? Aiuto chi posso? Spendo più del necessario? Compio i miei obblighi professionali?